Country-Time

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giovedì 15 luglio 2010

Rifugio Coca in Valbondione (BG)

In questo periodo caldissimo, pensare alle montagne è un toccasana, il poterci arrivare in alta quota è una botta di vita che a parole non si può descrivere.

Preso dalla voglia come un bambino davanti ad una stecca di cioccolata, sono partito un martedì pomeriggio, il 6 luglio per la precisione, e con uno sgurado all'orologio che indicava le ore 14,00 e con lo zaino pieno di tutto ciò che occorre al camminatore: zaino, cartina, macchina fotografica, acqua, snack, cerotti, calze, ciabatte, un quadernino per gli appunti di viaggio, una pila, tuta, intimo di ricambio, si insomma ... lo zaino di Eta Beta !!!!

Gli incontri si fanno subito interessanti, un signore così unico, figura bergamasca in via di estinzione che di queste persone rimane il ricordo sbiadito in foto in bianco e nero, di quella realtà rurale che ormai è solo un ricordo ma che ai giorni nostri ha dell'incredibile.

Mi fermo, osservo e immortalo con la mia digitale questo momento. Abituato a tutt'altro, mi sento gia come un esploratore e vado avanti. Mi aspetta il sentiero 301 del CAI, che mi guiderà sino al rifugio. Durante la passeggiata non manca uno sguardo a tutto ciò che mi sta intorno, e finalmente gli occhi si posano sulle meraviglie della natura, come una farfalla in posa, o un fiore mai visto prima che con i suoi colori spezza i toni verdi e i marroni del bosco














Ogni tanto sul sentiero si incontrano altri escursionisti "capaci" di scendere a valle come dei veri stambecchi e mi chiedo come posso anch'io arrivare ad emularli, ma il fatto di camminare per la prima volta nella stagione per due ore e mezza, mi sembra gia di aver fatto molto .... e devo ancora arrivare al traguardo !!!!

Finalmente dopo aver faticato su un sentiero ripido, e con le gambe ormai come un pezzo di legno, eccolo lì ad aspettarmi il fatidico rifugio Coca, a 1892 metri di quota, con una brezza fresca che in un attimo ti fa dimenticare tutta l'afa che ti ha cotto qualche ora prima.Evviva !!!! ci siamo raggiunto il rifugio, saluto i gestori, prendo posto nella stanza dei letti a castello, mi libero dello zaino, mi rinfresco, mi cambio e sono pronto a respirare tutta l'aria che passa a questa quota, e naturalmente quel senso di positività che lo stare insieme a persone mai viste prima, ma che condividono la tua stessa passione, fa si che si instauri sin da subito una buona compagnia. Scambi di informazioni sui sentieri appena battuti, e progetti del giorno dopo sono i temi della giornata in attesa della fatidica ora di cena delle 19,00 !!!! ..... Avete fame ? chiede la ragazza della cucina, e tutti in coro la risposta: " si tutti pronti per mangiare" e ci sediamo senza esitazioni.
Capù (foglia di cavolo verde con ripieno di ravioli bergamaschi), fette di formaggio e l'immancabile polenta, e MEZZO litro di vino rosso, tolgono la stanchezza in men che non si dica.
Poi verso le 22,00 tra una chiacchiera e l'altra, una fetta di torta e il jenepy che aiuterà ad incontrare Morfeo per la buonanotte.
Il giorno seguente, dopo un'abbondante colazione, mi dirigo verso la meta numero due: il lago di Coca a 2.108 metri s.l.m., con la sua acqua cristallina che fa concorrenza all'altissima purissima Levissima che più di così non si può, la raccolgo con le mani a coppetta e via con le sorsate fino a riempire lo stomaco.
Sono al settimo cielo, quasi lo tocco con un dito oltre che camminare sulla neve ancora ghiacciata che contorna la costa del laghetto naturale. Sono solo con me stesso, mi sento vivo, ho finalmente dato pace a quella voglia di rapportarmi con la montagna e la natura, e raccolgo tutte queste emozioni sul mio quaderno di viaggio, dove un giorno, un pò più in la con gli anni, riassaporerò questi momenti unici.

Anche la deformazione del country painter si fa sentire e un fiore piccolissimo ma stupendo, mi porta a valutare le sue sfumature .....

Volevo mettere una foto di una poesia di Battistino Bonali, ma per le dimensioni ridotte non sarebbe possibile leggerla qui, pertanto vi metto il link relativo alla trascrizione fatta e spero vi piaccia perchè in essa ci sono tutte le emozioni che solo coloro che vivono la montagna, sanno apprezzare.


Ciao e grazie, spero che anche Voi abbiate al più presto la possibilità di staccare

da tutta la solita routine, e passare finalmente dei bei momenti.

Buone vacanze !!!

3 Comments:

Mara said...

Tante volte cerchiamo chissà dove...e invece abbiamo delle meraviglie qui da noi!!Anch'io amo le nostre valli,ho passato meravigliose momenti in Val Seriana (mio papà ci è nato)e continuerò a farlo, si scoprono sempre angoli meravigliosi!

Angelo said...

Concordo Mara! è una valle bellissima e va gustata piano piano,è da oltre 40anni che la frequento, e ogni volta è come se fosse la prima volta, sempre da scoprire.

CRISTINA said...

Ah! Ah! che ridere !!! Le similitudini continuano ... ho fatto delle foto in un Outlet a Marina di Ravenna (costruito in stile "villaggio norvegese") ... ed a ogni casetta pensavo: "Lt.French Blue, Gooseberry Pink, Wild Orchid, Celery Green ...".
In più ho fotografato un sacco di fiori strani pensando "Questo starebbe bene in un progetto di Shara" ... "Questo è un po' più stile Renee" ...
Che ne dici? Sarebbe da farsi vedere da UNO BRAVO ?!?
Ps Comunque anch'io, seppur al mare, mi sono fatta decine di km cercando spiagge libere, pinete, entroterra autentici e, soprattutto, SOLITUDINE E SILENZIO.
Ho decisamente STACCATO.